8 MARZO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Qualcuno crede che sia una festa quella dell’8 marzo: la giornata internazionale della donna. È una data che molti hanno segnato in rosso sul calendario, il colore che è diventato un simbolo della donna, perché emblema della passione e del sangue. È una ricorrenza che conosciamo tutti, ma della quale pochi conservano la memoria e ne conoscono il significato.

L’Associazione Culturale Kermesse ha deciso di celebrare l’8 marzo, la giornata interazionale della donna con un evento nel quale le donne hanno dominato la scena. Sul palco della Sala delle Carrozze di Villa Niscemi infatti, diverse donne si sono passate la parola. Ognuna di loro, col proprio punto di vista, ha ricostruito come la società occidentale ha raffigurato in passato e ritrae  oggi la donna.

Coordinatore dell’evento Giorgio Fiammella, Presidente dell’Associazione Kermesse. Il suo breve intervento ha ricordato gli avvenimenti storici che hanno condotto alla costituzione dell’8 marzo come giornata internazionale della donna: dagli incendi del 1908 e del 1911 in alcune industrie tessili americane, alle proteste per i diritti sul lavoro e nella vita civile.

Dopodiché la parola è passata alle donne: Patrizia Genova, donna eccezionale e uno dei pilastri dell’Associazione Kermesse, che ha presentato l’evento. Ogni intervento presentato ha raccontato come la  femminilità sia stata raffigurata nel corso del tempo, nell’arte e nella letteratura.

La Prof.ssa Rosa Randazzo ha tratteggiato la figura della donna nella letteratura italiana. Un racconto sulle donne, attraverso le parole di uomini come Dante e Machiavelli, e le riflessioni di famose autrici come Virginia Woolf.

La Prof.ssa Rosa Vitale ha ripercorso la storia dell’arte, dalla preistoria ai giorni nostri. Le più famose sculture e gli ammirati dipinti, coi quali gli uomini hanno rappresentato miti e storie di donne. Insieme alle opere di artiste, come Elina Chauvet, che esprimono il tumulto di emozioni e raccontano le loro vicissitudini, molto spesso all’insegna della solidarietà di genere.

In questo contesto, è stata ricordata in particolare la famosa artista messicana Frida Khalo, attraverso la presentazione di un abito realizzato in suo onore, opera della Prof.ssa Antonella Barone e dei suoi studenti.

Come ha ben ricordato la Prof.ssa Vitale, Presidentessa della sede palermitana di ArcheoClub d’Italia, l’arte ha sempre rappresentato un mezzo di comunicazione sociale. Ogni forma artistica è un’espressione culturale poiché tramuta in immagini i concetti sui quali si basano le società, racconta le storie che le società costruiscono per modellare loro stesse.

Gli interventi della Prof.ssa Loredana Daniele in ricordo delle lotte delle donne afghane, e della Dott.ssa Concetta Bruno, presidentessa dell’Associazione “Come una marea”, sulla condizione delle donne nel mondo del lavoro, sono stati importanti momenti di riflessione. L’Associazione Culturale Kermesse non ha festeggiato l’8 marzo, ma ha ricordato il passato, per ispirare un futuro più equo.

Nel corso degli ultimi decenni sono state raggiunte molte conquiste sociali, economiche e politiche, ma le donne sono ancora vittime di discriminazioni e violenze, sia fisiche che psicologiche. Ancora troppe persone credono che le donne debbano mostrare la loro femminilità ma con discrezione, che siano più adatte alle faccende domestiche e meno interessate al successo sul lavoro rispetto agli uomini, che debbano occuparsi soltanto di procreare ed educare i propri figli.

L’8 marzo: la giornata internazionale della donna è un momento di analisi e di riflessione, per ricordarci dove siamo arrivati e quanta strada dobbiamo ancora fare per raggiungere una società giusta, che riconosca una vera parità di genere. Un obbiettivo al quale donne e uomini devono giungere insieme, in una collaborazione all’insegna del rispetto reciproco.

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