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Il Palazzo le “Tuileries” di Parigi

by Esther Di Gristina
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Non ha avuto la stessa sorte di conservazione ed evoluzione del Louvre. Il Palazzo delle Tuileries (in francese, Palais des Tuileries) era un importante edificio storico situato nel centro di Parigi, lungo la riva destra della Senna. Si trovava accanto al Louvre, collegato a quest’ultimo attraverso la galleria del Louvre, e posizionato di fronte ai Giardini delle Tuileries, che esistono ancora oggi.

Il Palazzo delle Tuileries fu costruito nel 1564, per volere della Regina Caterina dè Medici, vedova di Enrico II di Francia. Il nome “Tuileries” deriva dalle “tuiles” (tegole in francese), poiché il terreno su cui fu edificato era utilizzato per la produzione di tegole prima della sua costruzione.

Il Palazzo ha avuto una lunga e complessa storia che riflette l’evoluzione politica e sociale della Francia. La sua funzione si è trasformata nel corso dei secoli, diventando il simbolo del potere reale, repubblicano e imperiale.

Le Tuileries nel corso del tempo fu, come già accennato, Residenza Reale sotto Caterina de’ Medici ( 1564-1600). La sua distruzione è legata a un evento politico: la nascita della Comune di Parigi, scaturita da una crisi politica, economica e militare che la Francia stava attraversando nel 1871.

La Comune fu il frutto di un complesso intreccio di fattori sociali, economici e ideologici. Tra le principali cause che portarono a tali eventi ha avuto certamente un ruolo la guerra tra Francia e Prussia, iniziata nel 1870 e terminata con una pesante sconfitta per la Francia.

L’esercito prussiano sconfisse le forze francesi e Napoleone III fu fatto prigioniero. A seguito di questa sconfitta, il Secondo Impero Francese crollò, portando alla proclamazione della Terza Repubblica. Parigi venne assediata dalle truppe prussiane, e la popolazione parigina soffrì la fame e condizioni di vita estremamente difficili.

La popolazione parigina, soprattutto la classe operaia, era già da tempo insoddisfatta per le pessime condizioni economiche e sociali. Vi erano problemi di disoccupazione, povertà e insoddisfazione verso la politica centralizzata e conservatrice del governo di Adolphe Thiers. C’erano profonde divisioni tra la Parigi repubblicana e socialista e il governo di Thiers, che era percepito come monarchico e conservatore, ostile alle rivendicazioni sociali.

La città di Parigi aveva una lunga tradizione rivoluzionaria, risalente alla Rivoluzione Francese e ai moti del 1848. La Comune si ispirava a questi ideali di autogoverno, democrazia diretta e giustizia sociale. Gli abitanti di Parigi volevano riprendere il controllo della loro città, visto che sentivano di essere stati abbandonati dal governo centrale.

Nel gennaio 1871 la Francia firmò un armistizio con la Prussia accettando condizioni umilianti, come la cessione dell’Alsazia e della Lorena. Questo provocò un senso di tradimento tra i parigini, che si sentirono abbandonati dal governo di Thiers, accusato di essere troppo arrendevole con i prussiani. Il 18 marzo 1871, Thiers ordinò alle truppe governative di confiscare i cannoni della Guardia Nazionale, che erano stati pagati dai cittadini di Parigi per difendere la città. La popolazione si ribellò e insorse, costringendo Thiers e il suo governo a ritirarsi a Versailles, lasciando Parigi in mano agli insorti.

Fu in questo clima che i rivoluzionari videro nel Palazzo delle Tuilerie il simbolo di oppressione e del potere delle élite. Distruggerlo significava, per loro, dare un segnale forte contro il ritorno della monarchia.

Il 23 maggio 1871, durante i combattimenti della Settimana di sangue, i comunardi diedero fuoco e distrussero gran parte dell’edificio riducendolo a rovine fumanti. La decisione di incendiare il Palazzo delle Tuilerienon fu un atto isolato: molti altri edifici simbolici furono saccheggiati e incendiati in quei giorni, come l’Hôtel de Ville (il municipio di Parigi)

La Comune di Parigi, durata dal 18 marzo al 28 maggio 1871, fu un esperimento radicale di autogoverno democratico. Tra le riforme attuate ci furono: l’abolizione dell’esercito regolare (in favore di una milizia), l’elezione diretta dei funzionari pubblici (incluso il sistema giudiziario) , la separazione tra Chiesa e Stato e la laicizzazione delle istituzioni. Misure sociali, come l’abolizione del lavoro notturno nelle panetterie e l’aiuto agli orfani dei combattenti e la restituzione gratuita di oggetti impegnati dai lavoratori poveri.

Il governo di Thiers, con l’aiuto delle truppe prussiane, iniziò una dura repressione contro i comunardi. Tra il 21 e il 28 maggio 1871, nella Settimana di sangue, le truppe governative riconquistarono Parigi strada per strada, combattendo contro gli insorti. La repressione fu spietata: frà 20.000 e 30.000 comunardi furono uccisi e molti altri furono arrestati e deportati in colonie penali come la Nuova Caledonia.

La Comune ebbe un forte impatto sull’immaginario rivoluzionario internazionale. Divenne un simbolo per i movimenti operai e socialisti in tutto il mondo, rappresentando il primo tentativo di un governo proletario. Karl Marx vide nella Comune di Parigi un esempio di dittatura del proletariato, anche se era una forma non sviluppata. I pensatori socialisti, anarchici e comunisti si ispirarono alla Comune come modello per futuri movimenti rivoluzionari.

In Francia, la repressione della Comune consolidò la nascita e il potere della Terza Repubblica, che rimase in piedi fino al 1940. Tuttavia, la spaccatura tra il proletariato urbano e la classe dirigente divenne ancora più profonda.

La Comune influenzò lo sviluppo del movimento operaio internazionale. Nei decenni successivi, gruppi socialisti, anarchici e marxisti trovarono nella Comune un esempio storico per lottare contro il capitalismo e per l’emancipazione dei lavoratori. Il fallimento della Comune fu anche un monito per i governi borghesi europei, che divennero più consapevoli dei rischi di insurrezioni popolari in periodi di crisi economica o politica.

La Comune di Parigi nacque come risposta alla crisi economica, sociale e politica che affliggeva la Francia nel 1871 e come reazione alla guerra franco-prussiana. Sebbene sia durata solo due mesi e sia stata repressa in maniera violenta, la Comune lasciò un’impronta duratura nella storia delle lotte sociali e politiche, diventando un simbolo per il movimento operaio e socialista del XIX e XX secolo.

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