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“La bella stagione” di Roberto Zaoner

di Roberto Zaoner
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la bella stagione - baia di guidaloca vicino scopello in estate

Vizzi, inariditi e spinosi sono
gli sterpi penzolanti da uno
sparuto albero che solo del suo
tronco è ormai vivo e di quei tristi
pruni senza più germogli che
accompagnavano il suo fusto.

E foglie caduche sono ai miei
piedi di un fine autunno.
Adesso non rimangono che
peduncoli d’infiorescenze
stremate da un autunno ventoso.

L’inverno s’avvicina, ma è
ancora vivo il ricordo della
calda e amata stagione, che
ancor m’infonde amabili
sensazioni. E guardare al
presente contristar non mi
fa affondando il mio pensiero
a giornate solatie vissute
con letizia d’animo.

E rimango ancor avvolto
nell’immensità del mare e nei
luoghi montani verdicanti
di fitti boschi che sorridono
ai gentil sensi, e ritrovano ristoro
fiorenti e prospere foreste.

Viva è la bella stagione nel
mio animo, e la bellezza della
natura e della vita ne tracciano
dolci ricordi. Usciamo dal nostro
guscio come volpi, tassi e
marmotte escono dalle loro
tane dopo l’inverno e scopriamo
nuovi spazi nell’aria ritemprata
a nuova vita.

Roberto Zaoner
(20 aprile 2018)

Le principali tematiche trattate nella poesia “La bella stagione”, di Roberto Zaoner, sono:

  1. Celebrazione dell’estate come stagione del divertimento, del relax e della riscoperta della bellezza della natura e della vita. L’autore rievoca con nostalgia le sensazioni piacevoli provate durante le giornate estive trascorse al mare e in montagna.
  2.  Contrasto tra l’autunno e l’inverno, descritti all’inizio del testo con immagini di tristezza e decadenza, e l’estate, vista come una stagione di gioia, allegria e rinascita.
  3. Invito a godere appieno della bella stagione, uscendo dal proprio guscio come fanno gli animali dopo l’inverno, per ritemprarsi a nuova vita in un connubio di divertimento e riscoperta della bellezza della natura.
  4. Nostalgia per le piacevoli sensazioni estive, rievocate attraverso il ricordo delle giornate trascorse al mare e in montagna, accarezzato dai raggi del sole “affondando il mio pensiero in giornate soleggiate vissute con letizia d’animo”.

La poesia celebra, dunque, l’estate come stagione rigenerante e gioiosa, in contrasto con l’autunno e l’inverno, invitando a godere appieno della bella stagione e trasmettendo un senso di nostalgia per le sensazioni estive dopo averle vissute.

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