“La Rivelazione” di Roberto Zaoner

E dal mio costato sgorga sangue. È linfa del mio essere, del mio amore per i figli del Padre mio. Padre, perché mi hai abbandonato? Loro sono qui a distruggermi nel fisico e la mia Rivelazione gli avevo donato. Ho portato la Croce sulle mie spalle, ma sapevo. Mi hanno deriso, sputato, lanciato pietre e messo sulla mia testa una corona di spine. A questa Croce mi hanno inchiodato. Quanto dolore… Quanta sofferenza… Mi sono fatto carne e ossa per salvarli dalla morte, ma loro non mi hanno capito. Ti invoco, Padre mio. Dove sei? Dove sei? I cieli si agitano. Una tempesta si avvicina. È una tempesta di sangue e di dolore. Mi hanno ucciso, uomini infedeli, ma non sanno quello che fanno. Padre, perdona loro! E voi uomini non ucciderete il mio amore per voi, che vi ho sempre amato e sempre vi amerò. Non mi avete creduto. Mi avete tradito e parlato male di me. Una grande Chiesa verrà eretta. Nel nome mio e del Padre mio, che sto invocando coi chiodi che mi tengono a questa Croce trafitte le mie carni. Padre mio, perdona loro perché non sanno quello che fanno! Perché mi hai abbandonato? Perché? Questa Croce che mi tiene sospeso e atroci sono i miei dolori, sarà il simbolo della mia Passione, l’immagine del perdono del Padre mio che con la mia morte ha redento i vostri peccati e ha vinto la morte, e la Croce in tante terre verrà venerata.

Saranno celebrate messe e ogni parroco, servitore di mio Dio Padre, esordirà nelle messe con queste parole nella sacra liturgia:

“La Grazia del Signore, Nostro Gesù Cristo, l’Amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi… Fratelli, eletti secondo la prescienza di Dio Padre mediante la Santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue, grazia e pace in abbondanza in tutti voi… Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte… Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre!”

Questi precetti osservando e tracciando la via dell’Onnipotente, il diavolo che è spesso presente sarà cacciato e forse sconfitto, e tutti noi udiremo la voce del bene. Rispettate la Santissima Trinità e lo Spirito Santo! Figli miei cari, per quanto vi allontanate da me e la Fede perdete, io vi perdono e nello Spirito Santo vi rimetto dai peccati temporali che saranno quelli che vi porterete dopo la morte. Ma sarò sempre con voi. Sarò presente in ogni Chiesa benedetta e in ogni casa a trastullarvi e a consolarvi dalle vostre pene, e gioirò delle vostre gioie e farò mie le vostre ansie e angosce e i vostri turbamenti allontanerò dai vostri animi. Siano benedetti chi sarà guidato dalla Fede e saranno confortati, assolti e redenti per il loro pentimento di averla rinnegata. Innalzate preci al Signore e non mostrategli indifferenza! Io e il Padre mio vi amiamo. Voi siete figli di lui. Io sono il Cristo Pantocratore. Sarò sempre indulgente e sarò vicino anche alle anime peccatrici, perché hanno bisogno di percorrere la giusta vita per l’Eternità. Sarò il Redentore di tutti i figli di Dio Padre. Non vi restano che le preghiere. Pregate! Pregate per voi! Pregate per le vostre anime se volete salvarvi! Pregate per le anime di chi vi sta a cuore e non chiedete nulla in cambio! Per raggiungere il Paradiso occorre nutrirsi solo d’amore. Da me ce l’avete. Io non vi abbandonerò mai.

Il male e la morte distruggono ogni cosa. Il bene trionferà. Distruggerà il male e vincerà la morte nella Santa Resurrezione di tutte le anime che hanno finito di rinnegare il mio Santo Padre e me. Le mie lacrime e quelle dell’Onnipotente Padre saranno sparse per la terra finché voi continuerete ad essere peccatori senza pentimento.

Roberto Zaoner
(1° agosto 2023)

La causa che ha ispirato l’autore Roberto Zaoner a scrivere la prosa “La Rivelazione” sembra essere una profonda riflessione sulla sofferenza, il sacrificio e il perdono di Gesù Cristo. Dalle citazioni della prosa, si evince che l’autore ha voluto rappresentare la Passione di Cristo, la sua crocifissione e la sua invocazione al Padre, esprimendo temi universali come l’amore, la speranza e la resilienza di fronte alla sofferenza.

L’opera riflette una sensibilità spirituale e religiosa dell’autore, che vuole trasmettere il messaggio di perdono e redenzione di Gesù.

Attraverso un linguaggio poetico e simbolico, Zaoner sembra aver voluto rendere omaggio alla figura di Cristo e alla sua Passione, che diventa il simbolo della vittoria sul male e sulla morte.

La prosa esprime una profonda riflessione teologica e spirituale dell’autore, che trova ispirazione nella figura di Gesù e nel suo sacrificio per l’umanità.

Quindi, nella prosa di Zaoner, la croce assume un significato profondo e universale, come simbolo della sofferenza, del perdono, della redenzione e della vittoria di Cristo sull’umanità.

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