Marcantonio Colonna: in mostra lo splendore del corredo equestre

Un tuffo nella storia siciliana attende i visitatori della nuova mostra dedicata a Marcantonio Colonna, celebre condottiero e figura chiave della Battaglia di Lepanto. Il magnifico corredo equestre, appartenuto a un protagonista della storia militare e politica del XVI secolo, è in mostra alla Real Scuderia del Palazzo Reale fino all’8 dicembre.

Il corredo equestre di Marcoantonio Colonna

Il corredo militare appartenuto a Marcantonio Colonna rappresenta uno dei pochi esempi ancora esistenti di bardatura da parata risalente al Cinquecento. Questo manufatto, caratterizzato da uno straordinario sfarzo, incarna perfettamente la magnificenza e il fasto propri degli oggetti cerimoniali dell’epoca.

La sella, riccamente decorata, è un mirabile esempio dell‘abilità artigianale palermitana e toscana. Un oggetto funzionale e simbolicamente affascinante che racconta una storia di potere, prestigio e innovazione artistica. Una testimonianza della cura e del valore attribuiti al cavallo: simbolo di autorità e status sociale.

Attualmente conservato nei depositi della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, per via della delicatezza di alcuni suoi componenti, il corredo comprende diversi elementi preziosi. Tra questi, spiccano il cuoio lavorato, il metallo smaltato e le decorazioni in argento, oltre a una gualdrappa in velluto rosso arricchita da ricami in seta, oro e filati metallici, perle e placche in oro smaltato.

La piastra in argento dorato è decorata a sbalzo da simboli che trasmettono il legame tra il Colonna e la Sicilia. Nell’ovale al centro è ritratto un personaggio maschile dal volto barbuto, veste abiti militari e sorregge una colonna: è il simbolo della mitica discendenza dei Colonna da Ercole. Protomi leonine, satiri, tritoni e sirene, simboleggiano il rinnovato controllo cristiano del Mar Mediterraneo, grazie alla vittoria ottenuta a Lepanto. Il punteruolo è in argento inciso, mentre le staffe sono in rame intarsiato e smaltato.

Si credeva che Juan Fernandez di Paceco, marchese di Vigliena fosse proprietario del corredo. Soltanto di recente, gli studi della Dott.ssa Elvira D’Amico hanno permesso di ricondurre la proprietà a Marcantonio Colonna, principe di Paliano. Il marchese di Vigliena ha probabilmente ereditato questo prezioso manufatto.

Attraverso l’esposizione, i visitatori possono comprendere come l’equipaggiamento cavalleresco fosse funzionale, e allo stesso tempo un’espressione artistica e simbolica. Le armi e gli accessori non erano semplici strumenti di guerra, ma veri e propri capolavori, progettati per incutere rispetto e ammirazione.

Marcantonio Colonna: condottiero e politico

Marcantonio Colonna, principe di Paliano e duca di Tagliacozzo, era membro di una delle più illustri famiglie nobiliari italiane. È ricordato soprattutto per il ruolo determinante nella Battaglia di Lepanto, dove guidò le truppe papali contro l’Impero Ottomano. Il suo corredo equestre non è solo il riflesso del suo rango, ma anche un esempio del gusto estetico dell’epoca e del legame profondo tra uomo e cavallo in ambito militare.

Nato a Lanuvio (vicino Roma) nel 1535, il principe visse in un’epoca di grande frammentazione politica, poiché l’Italia era divisa in piccoli Stati, spesso in conflitto tra loro. Già in giovane età era noto per il coraggio e la capacità strategica. Delle qualità che gli valsero il rispetto sia dei nobili italiani sia delle principali potenze europee.

La sua carriera militare fu strettamente legata alle vicende politiche della Chiesa cattolica e dell’Impero spagnolo dominato da Filippo II. La fedeltà dimostrata alla Spagna e allo Stato Pontificio lo portò a ricoprire ruoli di comando – sia nelle forze navali, sia in quelle terrestri – della Lega Santa. Quest’ultima era un’alleanza formata da Spagna, Stato Pontificio e Repubblica di Venezia, con l’obbiettivo di contrastare l’espansione ottomana nel Mar Mediterraneo.

Marcantonio Colonna è ricordato soprattutto per il suo decisivo contributo nella Battaglia di Lepanto del 1571, che vide scontrarsi proprio la Lega Santa con L’Impero Ottomano. In qualità di comandante della flotta pontificia, Marcantonio Colonna combatté al fianco di don Giovanni d’Austria, leader dell’alleanza, infliggendo una sconfitta storica agli Ottomani. Questo successo consolidò temporaneamente il controllo cristiano sul Mediterraneo.

Roma accolse il ritorno di Marcantonio Colonna con grandi celebrazioni. Papa Pio V onorò il condottiero con un trionfo, simbolo della vittoria cristiana contro gli infedeli. Proprio per questa vittoria Marcantonio Colonna ricevette il corredo equestre oggi in mostra. Il corredo sarebbe stato commissionato a Palermo e donato a Colonna durante i festeggiamenti in suo onore nel 1577.

A quel punto, Marcantonio Colonna si dedicò alla politica, e ricoprì la carica di Viceré di Sicilia dal 1577 al 1584. Si occupò anche di gestire i suoi territori nel Lazio, rafforzando il potere della sua famiglia nel territorio.

Marcantonio Colonna morì nel 1584, lasciando un’eredità di valore militare e abilità politica. Quale protagonista delle complesse lotte tra l’Oriente e l’Occidente nel Cinquecento, la sua figura è ancora oggi un simbolo della cristianità e del Rinascimento.

La Real Scuderia del Palazzo Reale di Palermo

Per l’occasione apre al pubblico la Real Scuderia del Palazzo Reale di Palermo, recentemente restaurata dalla Soprintendenza. La location di questa mostra, sebbene sia legata al Palazzo Reale, è di pertinenza del comando militare dell’Esercito della Sicilia.

L’esposizione sarà accompagnata da pannelli informativi dedicati alla vita di Marcantonio Colonno e alle opere pubbliche da lui promosse durante il suo viceregno in Sicilia. In quegli anni, infatti, s’intrapresero interventi significativi che contribuirono a rendere la città di Palermo più decorosa e funzionale.

Egli fece realizzare nuove arterie stradali, come la Strada Colonna (corrispondente all’attuale Via del Foro Italico). E prolungare quelle già esistenti, come la Via Toledo (l’attuale Via Vittorio Emanuele), fino alla monumentale porta sul mare (Porta Felice), sempre da lui voluta.

Oltre Marcantonio Colonna e il suo corredo equestre: la Vittoria Alata

Inoltre, l’apertura della Real Scuderia darà l’opportunità di ammirare la Vittoria Alata: scultura realizzata nel 1922 da Antonio Ugo. L’artista ha dedicato l’opera alla memoria dei dipendenti del Banco di Sicilia caduti nella Prima Guerra Mondiale.

Fino al 2013 la scultura bronzea rimase nel Palazzo delle Finanze, l’antica Vicaria in Via Vittorio Emanuele, dov’era stata collocata. Fino a quando non fu rubata. Venne recuperata in tre frammenti nel quartiere Danisinni di Palermo. Restaurata nel 2018, l’opera è temporaneamente esposta in un locale della Real Scuderia di Palazzo Reale.

Siete ancora in tempo! Non perdete l’occasione di ammirare da vicino il corredo equestre di Marcantonio Colonna e lasciarvi trasportare nel passato!

Alla Real Scuderia del Palazzo Reale si accede da Piazza Indipendenza, di fianco a Porta Nuova. L’ingresso alla mostra è gratuito. Dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30; sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30; domenica e festivi dalle 10:00 alle 13:00.

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