In occasione del 150° anniversario della nascita del movimento impressionista, Palazzo Trinacria a Palermo accoglie la mostra immersiva “Monet e gli Impressionisti – Immersive Experience”. Un’esperienza multimediale e sensoriale unica, che ha luogo nella prestigiosa sede del Trinacria Immersive Art Space.
Organizzata dalla Fondazione Pietro Barbaro e patrocinata dal Comune di Palermo, l’esposizione è stata ideata appositamente per questa storica location. È aperta al pubblico dal 14 settembre 2024 fino al 14 gennaio 2025, con accesso dal martedì alla domenica.
Il “Trinacria Immersive Art Space” apre le porte di Palazzo Trinacria, sito in Via Butera: antica residenza della famiglia Barbaro e attuale sede della Fondazione Pietro Barbaro. Le sale storiche di questo palazzo sono state adattate per creare il primo e unico spazio immersivo permanente della Sicilia.
Fino a metà gennaio, il Palazzo Trinacria è un portale verso il passato. Il luogo dove compiere, seppur virtualmente, un viaggio straordinario nel mondo di Claude Monet e degli impressionisti. Attraverso la mostra, ogni visitatore si immerge nei capolavori di Monet e nella Parigi della Belle Époque: la Francia ottocentesca, tra rivoluzioni culturali e atmosfere suggestive.
La mostra su Monet a Palermo include due esperienze in realtà virtuale. La prima è un’esperienza immersiva innovativa con visori Oculus VR, che permette ai visitatori di vivere un’esperienza a 360°. La più sofisticata tecnologia, che fa uso di texture altamente definite, permette una delle immersioni in realtà virtuale qualitativamente migliori.
Dopodichè, la seconda è la visione di un filmato, proiettato all’interno di una sala immersiva. In questa, il pubblico potrà esplorare in maniera inedita e coinvolgente i dipinti di Monet, dai colori vibranti e le ambientazioni poetiche. E insieme, scoprire la bellezza e le emozioni più profonde dell’Impressionismo: un movimento artistico che ha trasformato il modo in cui percepiamo la realtà.
Uno dei principali esponenti dell’impressionismo francese, infatti, fu senza dubbio Claude-Oscar Monet. Nato a Parigi nel 1840, è noto per il suo legame con la natura e gli spazi aperti, oltre che per la sua coerenza e produttività all’interno del movimento. Il suo stile si distingue per la capacità di catturare la percezione immediata dei soggetti, con particolare attenzione ai paesaggi e alla pittura en plein air.
Dopo gli inizi come caricaturista, Monet si avvicinò alla pittura paesaggistica grazie all’influenza di Eugène Boudin. A Parigi conobbe artisti come Camille Pissarro, mentre all’Académie Suisse sviluppò un linguaggio pittorico unico basato sulla luce e sul colore. Il servizio militare in Algeria (1861-1862) lo portò a conoscere le luci e i colori dell’Africa, permettendogli di maturare ancora.
In un’esposizione nel 1874, egli espose la sua opera Impression, soleil levant (1872). Questo titolo diede origine al termine “impressionismo“; inizialmente usato in senso dispregiativo dal critico Louis Leroy. Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro sono i più celebri esponenti dell’Impressionismo.
Dopo aver vissuto a Le Havre, Monet si stabilì a Giverny, dove creò alcune delle opere più iconiche del movimento impressionista. Tra i suoi capolavori più celebri: le serie delle Ninfee, della Cattedrale di Rouen e dei Covoni. Le sue opere testimoniano la sua continua esplorazione degli effetti di luce e atmosfera.
Nella cittadina francese morì, il 5 dicembre 1926, lasciando un’eredità inestimabile. La stessa che oggi rivive in contesti innovativi come quello della mostra immersiva su Monet a Palermo.
Fotografie e video di Antonietta Patti