Ha avuto termine, con gradissimo successo, la mostra dell’artista Tim Burton alla Mole Antonelliana. Con una media di 3.000 visitatori al giorno e code di un paio d’ore. L’evento si è concluso felicemente dopo sei mesi di esposizione delle sue prestigiose opere divise in nove sezioni.
Cinquecento pezzi tra dipinti, disegni, appunti, schizzi realizzati su tovaglioli di caffè, block notes o quaderni, fotografie, stampe create con la Polaroid 20×24, locandine, costumi e tante altre produzioni di questo genio creativo e prolifico che descrive la realtà come lui la percepisce. La mostra è stata allestita all’interno della Mole e la si è potuta ammirare salendo le comodissime scale a spirale lungo le pareti dell’edificio.
In questo ambiente nel 1995 venne trasferito il Museo Nazionale del Cinema creato nel 1941 da Maria Adriana Polo (1901-1991). Quindi luogo certamente consono ad ospitare la produzione del regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, animatore e disegnatore postmoderno Tim Burton che si è ispirato sempre a Dario Argento e Federico Fellini, si dibatte spesso tra commedia e horror. Burton ha prodotto video musicali, serie TV e spot pubblicitari.
L’artista multiforme nasce a Burbank in California nel 1958. Amante del cinema e dell’animazione è stato influenzato dagli illustratori e fumettisti: Theodore Geisel (1904-1991), Charles Addams (1912-1988), Edward Gorey (1925-2000), Don Martin (1931-2000). Oggi vive una relazione con l’attrice Monica Bellucci.
La sua ricca produzione si basa su una lunga serie di cortometraggi: il primo del 1971 “Untiled-Prehistoric cavemen” è accompagnato da “Houdini” dello stesso anno. Il suo primo lungometraggio come animatore “The Muppet Movie” è del 1979, seguito da “The Fox and the Hound” (lungometraggio di animazione) nel 1981 e “Hansel and Gretel” (cortometraggio) nel 1983. Ha prodotto tanti altri film, ma quelli più popolari sono: “Batman” per la Warner Bros nel 1989, “Edward mani di forbice” nel 1990, in collaborazione della Fox. Nel 2001 “Il pianeta della scimmie”, “La fabbrica di cioccolato” nel 2005, “Dumbo” nel 2019.
La sua carriera è stata sempre costellata da notevoli riconoscimenti. Nel 2007 vinse il “Leone d’oro alla carriera”, l’anno successivo il “Golden Globe”. Nel 2019 ha ricevuto il “David di Donatello”. Una nuova mostra molto probabilmente si terrà a Milano.